Dietologia e Medicina Antiaging

La dietologia rappresenta nell'ambito della medicina antiaging, così come in quello della medicina estetica, una tappa fondamentale poiché si collega al benessere generale, inteso come essere e sentirsi in forma.

Il soprappeso, infatti, oltre ad essere generalmente vissuto male e con notevoli sensi di colpa, determina un carico di lavoro per i nostri organi interni e per le strutture articolari e gli arti inferiori, che subiscono una riduzione della capacità funzionale, con ostacoli alla fluidità dei movimenti che possono sfociare in patologie articolari gravi, destinate a determinare nel corso degli anni difficoltà ai movimenti, alla deambulazione e spesso anche allo svolgimento anche delle attività fisiche minime.

Tutto ciò perché? Essere dei buongustai va bene, ma l'ingordigia no ed è, in realtà, tale la nostra situazione se assumiamo valori di calorie nettamente superiori a quelli che possiamo consumare, se introduciamo nel nostro organismo volumi di alcool esagerati e, comunque, non compatibili col piacere di assaggiare un buon vino o un superalcolico e se, oltretutto, non ci dedichiamo ad alcuna attività sportiva, in modo da favorire un consumo calorico maggiore e tale da bilanciare il numero di calorie assunte. Tali raccomandazioni possono apparire superflue e fonte di fastidio se non consideriamo che abbiamo solo un corpo a disposizione e che dobbiamo rispettarlo ed aiutarlo a portarci avanti negli anni in condizioni ottimali.

Va, poi, considerato che più precocemente ci rendiamo conto dell'importanza di un regime alimentare adatto e calibrato sul singolo e non adattabile a tutti (come invece viene proposto con le diete computerizzate) e prima inizieremo il nostro percorso antiaging, avvantaggiandoci di quelle che sono le molteplici opportunità connesse con il sentirsi in condizioni ottimali, che ci consentano di non essere spaventati dalle fatiche anche fisiche legate al numero di impegni crescenti e/o dallo stress di importanti avvenimenti da affrontare.

Tale percorso, quindi, non va considerato utile solo per le persone adulte, ma va ritenuto doveroso anche per i più giovani. Se solo si considera, infatti, che iniziamo in qualche modo ad invecchiare appena nati, in virtù del processo di deposito di grasso sulle arterie già a partire dai primi mesi di vita, appare evidente che ridurre l'intensità e ritardare il più possibile la velocità di tale processo si risolva in un meccanismo di protezione per le nostre arterie, con importanti risvolti positivi anche in termini di attenuazione del processo di danneggiamento a carico del cervello e dei vari organi.

Una dieta personalizzata, al pari ed unitamente ad una adeguata attività fisica, va studiata ed iniziata sin dalla giovinezza, ma non è più sufficiente l'ormai sorpassato ricorso al dietologo, essendo indispensabile effettuare una attenta ed approfondita valutazione del metabolismo clinico, attraverso la collaborazione di più specialisti, che consentano di giungere ad una scelta motivata alle nuove indicazioni alimentari, alimentata da un rinnovata consapevolezza della necessità di ricercare il proprio benessere vitale.

Nei più giovani la collaborazione dei genitori è importante, cosi come è importante un'attenta valutazione delle possibili cause di malessere psichico, che potrebbero essere alla base di una ricerca esagerata del cibo, in vista di trovare gli adeguati metodi correttivi.